Pluriverso. Un dizionario del post-sviluppo

L'incontro, promosso dalla Cattedra UNESCO in collaborazione con l'Associazione per la Decrescita, prevede una discussione con Federico Demaria, docente di Economia Ecologica e Ecologia Politica all'Università di Barcellona e co-autore del libro Pluriverso. Un dizionario per il post-sviluppo. Da anni lavora attorno ai temi della decrescita e al post-sviluppo. Ha pubblicato vari articoli su riviste internazionali ed è curatore di tre libri tradotti in diverse lingue.  

Il tema su cui verterà la discussione sarà il “pluriverso” di nuovi mondi che nascono di fronte alle molteplici criis a cui siamo sottoposti. 
Ogni crisi è un’opportunità. La questione centrale è come ricostruire la nostra economia e i nostri sistemi di governo in modo tale che rispettino i limiti ecologici e funzionino per tutta l’umanità. La risposta deve andare oltre le soluzioni tecnologico-manageriali superficiali, verso trasformazioni sistemiche profonde che siano in grado di combattere le ingiustizie strutturali, l’insostenibilità e la costante erosione di prospettive future.
Abbiamo bisogno di una svolta radicale verso una democrazia vera, che dia fiducia all’intelligenza, consolidata nel tempo, delle comunità e dei collettivi locali. 
È solo un sogno impossibile? No. Se ci guardiamo intorno, vediamo in ogni parte del pianeta migliaia di iniziative diverse nel campo del cibo, dell’energia, della gestione dell’acqua e per altre forme di sovranità di comunità. Queste soluzioni locali restituiscono significato, identità, dignità e autosufficienza a popoli che sono stati alienati da un secolo di cosiddetto progresso, sotto il dominio del potere centralizzato dello stato e delle imprese.
La cosiddetta rivoluzione “dal basso” segna un passaggio dall’economia precaria dei mercati azionari e dei derivati, verso un’economia reale dove si producono beni necessari e dove i “servizi” sono offerti e condivisi. La sua visione è fondata su regioni bio-culturali autonome, definite da relazioni sociali ed ecologiche tangibili. Vi si fa concreta l’idea che l’aiuto reciproco e la protezione degli ecosistemi locali sono modi più efficaci per rispondere alle crisi e anche alle pandemie, rispetto alle misure centralizzate dello Stato. Contro la privatizzazione neoliberale, la terra, l’acqua, le idee e la conoscenza vengono rispettati come commons. Questo futuro implica decrescita, rispetto dei limiti, riduzione ed equa redistribuzione dell’impiego di materiali ed energia su scala planetaria.

Il libro Pluriverso. Dizionario del post-sviluppo raccoglie molti esempi di alternative trasformative. Traccia una netta demarcazione tra questi cambiamenti strutturali profondi e “soluzioni riformiste” che presuppongono un Mondo Unico Globalizzato, pre-codificato secondo valori occidentali e mosso dalla futile logica della crescita. Ciò che emerge è un linguaggio vivo per la ricchezza e la diversità delle conoscenze e delle pratiche dei popoli, in sintonia con il benessere planetario. 

9 Giugno 2021 ore 19:00

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